L'islam Rispetta la Ragione ed il Pensiero in Generale

L'Islam rispetta la ragione ed il pensiero in generale ed esorta a mettere in rilievo i risultati ed i ritrovamenti dovuti al progresso scientifico e razionale. Allah l’Altissimo dice: "In verità nei cieli e sulla terra ci sono segni per coloro che credono, nella vostra creazione e negli animali che dissemina [sulla terra], ci sono segni per coloro che credono con fermezza. Nell'alternarsi della notte e del giorno, nell'acqua che Allah fa scendere dal cielo e per mezzo della quale vivifica la terra dopo che era morta, nel dispiegarsi dei venti, ci sono segni per coloro che ragionano." (Interpretazione del significato del Corano, Sura XLV, Al-Jâthiya, La Genuflessa, vv.3-5 )

Gran parte dei versetti coranici si rivolgono alla ragione e la stimolano:

"Non ragionate dunque ?" (Interpretazione del significato del Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, v.44);

“Non meditano sul Corano? Se provenisse da altri che da Allah, vi avrebbero trovato molte contraddizioni.” (Interpretazione del significato del Corano, Sura IV, An-Nisâ', Le Donne, v.82)

“[...] Sono forse uguali il cieco e colui che vede? Non riflettete dunque?” (Interpretazione del significato del Corano, Sura VI, Al-An'âm, Il Bestiame, v.50)

Però l'Islam ha anche definito il quadro entro il quale deve svolgersi l'attività della ragione.  

L'uso della ragione deve necessariamente limitarsi al mondo visibile e sensibile. Tutto quello che ha a che fare con il mondo invisibile è per la ragione impenetrabile e sarebbe per essa uno spreco di energia e di tempo.

Una delle prove del rispetto dell’Islam per la ragione è il fatto che esso condanna e biasima l'imitazione cieca senza criterio e senza discernimento.

Allah dice: "E quando si dice loro: "Seguite quello che Allah ha fatto scendere", essi dicono:"Seguiremo piuttosto quello che seguivano i nostri antenati!" E ciò anche se i loro antenati non comprendevano e non erano ben guidati." (Interpretazione del significato del Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, v.170)