Introduzione all’Islam


Khalid Yaseen

Cosa si conosce dell’Islam? Attenzione, non su cosa avete sentito dire in giro sull’Islam, o ciò che avete potuto osservare dalle azioni di alcuni musulmani perché c’è differenza tra l’Islam ed un Musulmano. C’è differenza tra uomo e padre. Un uomo che ha bambini è un padre. Ma essere padre è una responsabilità. Un uomo che non adempie a tali responsabilità, non è necessariamente un buon padre. L’Islam ha un regolamento e un ordine. Se un Musulmano non adempie per bene a queste regole e ordinamenti, non è un buon Musulmano. Per questo motivo non si può comparare l’Islam ai Musulmani.

Spesso sentiamo i termini “Islam” e “Musulmano”, e ne leggiamo a riguardo in periodici e in libri di testo di scuole e università..Ascoltiamo e notiamo innumerevoli disinformazioni fornite a proposito, inaccurate e fuorvianti, dai mezzi di comunicazione di massa. E devo ammettere che alcune di queste disinformazioni e rappresentazioni distorte sono state perpetuate da Musulmani stessi.

 Uno studio demografico ha dimostrato che ci sono più di 1 miliardo di musulmani nel mondo. Allora perché sappiamo così poco dell’Islam? E delle verità sull’Islam? Cos’è che unisce 35 nazioni e 1 miliardo di persone in un'entità comune? Cosa rende un fratello dell’Arabia Saudita fratello di un americano? Cosa rende un fratello della Cina fratello di un egiziano? Cosa rende un australiano fratello di un pakistano? Un africano è mio fratello, un altro dalla Tailandia è mio fratello, un bosniaco è mio fratello, un altro ancora dal Canada è mio fratello e dalla Spagna, Russia, India, Germania e così via. Cosa li rende miei fratelli?

Abbiamo delle esperienze pregresse culturali e psicologiche così diverse. Cosa ha l’Islam che ci unisce nella fratellanza? Quali sono le caratteristiche specifiche di questo stile di vita tanto frainteso, ma seguito da una grossa parte dell’umanità?

Cercherò di fornirvi alcuni dati, ma in aggiunta a ciò, come ho precedentemente menzionato, è necessario che voi abbiate una mentalità aperta e un cuore libero da preconcetti.

Perché se si capovolgesse un bicchiere e vi si versasse dell'acqua, non si otterrebbe mai un bicchiere  pieno di acqua. E' necessario che sia girato dal verso giusto.

Tuttavia, le notizie da sole non conducono alla comprensione, quanto piuttosto una combinazione di tolleranza, un desiderio di sapere la verità e l’abilità di apprezzarla ed accettarla quando la si conosce.    


La parola “Islam” 

La parola Islam significa resa, sottomissione e obbedienza alle leggi di Dio l’Onnipotente. Si può dire “Allah”, si può dire il Creatore, si può dire il Dio Supremo, Forza Suprema, l’Onnisciente,ecc..... Tutti questi sono Suoi nomi. Diciamo “Allah”, perché in lingua araba si riferisce solamente al Creatore. L’espressione “Allah” non è applicabile a nessun essere creato. Altre espressioni usate per l’Onnipotente, potrebbero trovare applicazione per cose create come “l’onnipotente denaro” o egli è “il più grande” eccetera. Ma la parola “Allah” può applicarsi soltanto all’Unico che ha creato tutto ciò che abbiamo precedentemente descritto.

La parola “Islam” deriva dalla radice “salama”: che significa essere in pace o essere in salvo. Perciò un Musulmano è un individuo che si arrende, si sottomette e obbedisce alle leggi di Dio Onnipotente e attraverso tale sottomissione ottiene pace e tranquillità per se stesso. 

Si può subito notare che con una tale definizione, la parola araba “Islam” descrive le maniere e il comportamento di tutti i Profeti e Messaggeri di Dio Onnipotente: Adamo, Noé, Abramo, Mosé, Davide, Solomone, Isacco, Ismaele, Giacobbe, Giovanni Battista, Gesù il figlio di Maria e Muhammad (la pace sia su tutti loro). Tutti questi Profeti e Messaggeri furono mandati dallo stesso Dio Onnipotente con lo stesso messaggio, con la stessa catena di trasmissione e predicarono una sola cosa: "di obbedire a Dio", venerate Dio Onnipotente, adempite al fine della vita e compiete buone azioni e sarete ricompensati con una vita perfetta in Paradiso. Questo è tutto ciò che hanno predicato. Non lo ingigantiamo. Questo è tutto ciò che  hanno trasmesso al di là della lingua o del tempo o per chi vennero.

Se leggeste le Scritture attentamente senza un’interpretazione personale o l’aggiunta e la macchinazione di qualcun altro, capireste che questo era il semplice messaggio di tutti quanti questi Profeti che si confermavano l’un l’altro. Nessuno di questi Profeti ha mai detto: “Sono Dio, veneratemi”. Non lo dovreste pensare in quanto non lo si trova in nessun libro che avete. Né nella Bibbia, né nella Torah, né nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, né nei Salmi di Davide. Non lo troverete in nessun libro o discorso di nessun Profeta. E allora da dove è saltato fuori? Questo è qualcosa su cui voi stessi dovete investigare.

Si può immediatamente notare che grazie a tale definizione, la parola araba “Islam” descrive ciò che tutti i Profeti hanno fatto. La loro chiamata arrivò e si sottomisero a Dio, si arresero a Dio, chiamarono la gente a Dio, e chiesero alla gente e insistettero affinché compissero atti aderenti a principi morali.  I Dieci Comandamenti di Mosé, di cosa trattavano? I Fogli di Abramo, cos’erano? I Salmi di Davide? I proverbi di Solomone, che diceva costui? I Vangeli di Gesù Cristo, cosa dicono? Cosa ha detto Giovanni Battista? Cosa dissero Isacco e Ismaele? Cosa disse Muhammad (pace e benedizioni su di lui)? Dissero:"Adora un solo Dio" nulla più di questo. 

Allah dice nel Corano

E ad essi non fu ordinato altro che venerare Allah, e essere sinceri verso di Lui e che questa era la strada giusta

. Questo fu il messaggio originale. Seguendo lo stesso criterio sarebbe appropriato considerare questi Profeti e Messaggeri come Musulmani.

Non pensate alla terminologia araba, a come siamo vestiti, a La Mecca, all’Arabia Saudita o all’Egitto o ad ogni altro modo in cui pensate ai Musulmani. Liberate la vostra mente e continuate a leggere.

La parola “Musulmano”

Pensate alla parola “Musulmano” che significa colui che si sottomette a Dio Onnipotente e obbedisce alle leggi di Dio Onnipotente. Ogni cosa governata dalla legge di Dio Onnipotente è Musulmana. Così quando un bimbo viene fuori dal grembo materno al tempo che Dio ha ordinato, come è considerato? E’ Musulmano. Quando il sole percorre la sua orbita, come viene considerato? E’ Musulmano. Quando la luna gira intorno al sole, cos’è? E’ Musulmana. La legge di gravità, cos’è? E’ una legge Musulmana. Ogni cosa che si sottomette a Dio Onnipotente è Musulmana. Perciò quando noi obbediamo a Dio Onnipotente, noi siamo Musulmani.

Seguendo questo ragionamento, Gesù Cristo era Musulmano. Sua madre benedetta era Musulmana. Abramo era Musulmano. Mosé era Musulmano. Tutti i Profeti erano Musulmani, perché obbedirono alle leggi di Dio Onnipotente.

Furono inviati alla propria gente e parlavano linguaggi diversi. Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) parlava la lingua araba e nella lingua araba “Musulmano” vuole dire sottomettersi e arrendersi. Colui che si sottomette e si arrende è chiamato Musulmano. Ogni profeta e messaggero di Dio Onnipotente ha portato lo stesso e fondamentale messaggio: adorare Dio Onnipotente ed essere sincero verso di Lui.

Se si esamina il messaggio di ciascuno dei Profeti, si può facilmente concludere questo aspetto. Laddove appare un disaccordo, esso è il risultato di una falsa espressione, di una macchinazione, di un’esagerazione, di un’interpretazione personalizzata di presunti scrittori, storici, studiosi e individui comuni.

Ad esempio, come avviene in tutto il Vecchio Testamento, ci si riferisce a Dio sempre come Uno, il Padrone, il Signore, il Re dell’universo. Nel Primo Comandamento dato a Mosé, non vi era forse il divieto di venerare gli idoli? Tutti i Profeti dissero che Dio è Uno e che è l’Onnipotente. Nel Vecchio Testamento ciò è ripetuto di continuo. Poi improvvisamente compaiono quattro testimonianze, i quattro Vangeli chiamati di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, che promuovono l’adorazione di qualcun altro.

Chi è Matteo? Chi è Marco? Chi è Luca? Chi è Giovanni? Quattro diversi Vangeli che furono scritti 48 anni dopo, e nessuno di questi uomini, che non collaborarono tra di loro, nessuno di essi scrisse il proprio cognome. Se vi dessi un assegno come paga questo mese, e scrivessi il mio nome di battesimo sull’assegno e vi dicessi di portarlo in banca, accettereste questo assegno? No, non lo fareste. Se un poliziotto vi fermasse e vi chiedesse la patente e voi aveste soltanto il nome di battesimo scritto su di essa, sarebbe accettabile per lui? Potreste ottenere un passaporto che abbia solo il nome di battesimo? I vostri genitori vi hanno dato soltanto il nome? Dove, nella storia dell’uomo, è stato accettato un semplice nome come documentazione?  Da nessuna parte eccetto nella Bibbia. E come potreste voi basare la vostra fede su quattro vangeli scritti da quattro uomini i cui cognomi sono alquanto anonimi. 

Oltre ai quattro vangeli, ci sono altri 15 libri, scritti da un uomo, che fu inizialmente un apostata, che uccise e torturò i cristiani, e poi raccontò che Gesù gli era apparso in una visione e gli aveva commissionato di diventare suo apostolo.

Se vi dicessi che Hitler dopo aver sterminato tutti gli Ebrei, decise di diventare un santo e che incontró Cristo o Mosé sulla sua strada e divenne un ebreo e scrisse 15 libri e li aggiunse alla Torah. Sarebbe tutto ciò accettabile per gli ebrei? No, non lo accetterebbero. Ed allora come possono quattro libri che non hanno il cognome dell’autore e quindici altri libri che furono scritti da un altro uomo – che uccise e torturó i Cristiani - essere accettabili?

Adesso per la prima volta Dio è chiamato uomo, Dio diventa una trinità e per la prima volta  Gli viene attribuito un figlio. Come può il Dio Unico diventare tre? Come può essere accettabile questo per i Cristiani? Non vogliamo discutere su questo punto, vi chiediamo solo di pensarci su.

Nei quattro Vangeli non viene menzionato che Gesù disse di venerarlo o di considerarlo un Dio, o che egli condivida una qualsiasi divinità con Dio, il Creatore. Di fatto è menzionato l’opposto!

"Ed ecco, gli si presentò un tale dicendo: 'Maestro, qual bene dovrò fare io per avere la vita eterna?' Gli rispose: 'Perché mi interroghi riguardo al bene? Uno solo è buono, Dio. Se vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti." (Dal Vangelo secondo Matteo 19:16-17)

Di fatto, il concetto di Santa Trinità fu insinuato solo in uno dei libri scritti dall’uomo che usava essere un oppressore dei Cristiani.

 

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