Diritti dei parenti vicini
Diritti dei parenti vicini
I parenti vicini del musulmano sono i genitori e i suoi altri parenti: tutti quelli con cui ha un legame di sangue, e con cui l'islam ha esortato a stabilire e stringere rapporti stretti in tutte le circostanze: se si è ricchi col soddisfare i loro bisogni fondamentali tramite la zakat legale o quella volontaria, e chiedendo sempre di loro notizie ed informandosi delle loro condizioni e vita, condividendo le loro disgrazie e la loro felicità. Allah Altissimo dice nel (Corano 4:1)"Uomini, temete il vostro Signore che vi ha creati da un solo essere, e da esso ha creato la sposa sua, e da loro ha tratto molti uomini e donne. E temete Allah, in nome del Quale rivolgete l'un l'altro le vostre richieste e rispettate i legami di sangue. Invero Allah veglia su di voi."
Il musulmano ha il dovere di intrattenere rapporti normali benevoli con i suoi parenti di sangue, anche se questi non lo fanno con lui; ha l'obbligo di perdonarli anche se lo hanno ingiustamente trattato; ha l'obbligo di essergli sempre vicino anche se lo hanno abbandonato. Il Profeta disse: "Chi intrattiene i legami di sangue non è colui che li equilibra; bensì è colui che li coltiva e li riprende ogni volta che gli altri li rompono." (Bukhari n° 5645) L'islam mette in guardia dalla rottura dei legami di sangue e ne fa un peccato capitale. Il Profeta disse: "Quando Allah finì la creazione, il legame di sangue si alzò e supplicando domandò protezione dalla rottura. Allah gli disse: "Non ti soddisfa che venga in aiuto a chi ti ristabilisce e che rompa con chi rompe con te?" Abu Hureira recitò poi il seguente versetto del Corano(47:22) "Se volgeste le spalle, potreste spargere corruzione sulla terra e rompere i legami del sangue?" "(Bukhari n° 7063)